Esercitazioni di Spring Boot 0: come impostare un progetto
Una delle principali difficoltà che si incontra lavorando con Spring è proprio l'impostazione iniziale di un progetto.
Sono tante le componenti di questo complesso ecosistema da selezionare in base alle necessità (Web, database, JPA, ecc) e tenendo presente la compatibilità delle diverse versioni. Mettere insieme tutte le dipendenze necessarie può diventare un vero incubo.
Spring Boot nasce per risolvere questo problema e non solo come vedremo in seguito.
Per ora soffermiamoci sul primo punto ed esaminiamo le diverse soluzioni proposte.
In primo luogo possiamo utilizzare lo Spring Initializr ovvero una comoda interfaccia web, accessibile all'indirizzo http://start.spring.io, che ci consente di generare un progetto Maven o Gradle dopo averne specificato tutte le caratteristiche, scegliendo con un semplice click tutte le dipendenze di cui abbiamo bisogno.
In particolare facciamo attenzione al packaging dove viene offerta di default l'opzione jar in luogo del classico war che ci aspetteremmo per questo genere di applicazioni. Infatti Spring Boot permette di creare un file jar contenente al suo interno le librerie necessarie all'avvio di un server embedded Tomcat, Jetty o Undertow.
Insomma per far girare la nostra applicazione non dovremo preoccuparci di installare alcun server.
Il risultato è costituito da un file zip contenente tutto il necessario e che possiamo importare in un qualsiasi IDE (Netbeans, Eclipse, IntelliJ ...)
In particolare all'interno del file pom.xml troviamo tutte le dipendenze necessarie per compilare ed eseguire il nostro codice e un paio di classi che analizzeremo in dettaglio successivamente.
In alternativa possiamo affidarci ad uno degli specifici plugin disponibili per il nostro IDE preferito.
La prossima volta vedremo come creare il classico "HelloWorld".
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